Il problema amianto e la necessità di programmare bonifiche di risanamento ambientale
Come amministratore delegato di Ambienthesis S.p.A. posso affermare che tra le operazioni di risanamento ambientale più urgenti e prioritarie si collocano molto probabilmente le bonifiche delle aree inquinate da amianto.
Secondo le cifre diffuse da Legambiente nel suo ultimo dossier Liberi dall’amianto? I ritardi dei Piani regionali, delle bonifiche e delle alternative alle discariche[1] datato aprile 2018, l’Italia è in fortissimo ritardo nell’applicazione di una legge, la 257 del 1992, che ormai giunge ai suoi 26 anni di esistenza. Sono state ad oggi censite 370mila strutture dove è presente amianto, di cui 50.744 sono edifici pubblici, 214.469 edifici privati e 20.296 siti industriali. Si registrano ancora gravi ritardi su piani regionali amianto (PRA), attività di censimento e mappatura, e soprattutto bonifiche.[2]
A queste si aggiungono oltre 10 Siti di Interesse Nazionale (SIN) con problematiche connesse al rischio amianto.
«Il vero problema dell’amianto sono le discariche. Pochissime, quasi complete, o in perenne attesa di autorizzazione all’apertura. Così, per gli enti e i privati che intendono avviare opere di bonifica, resta solo una strada: portare i resti in Germania, con costi elevatissimi, e spesso non sostenibili, come si può immaginare» ha affermato Bruno Pesenti, responsabile del Dipartimento prevenzione medica dell’Ats, Agenzia di tutela della salute, ex Asl di Bergamo[3].
Considerato che il costo di smaltimento dei materiali contenenti amianto costituisce mediamente il 50% dei costi di intervento di bonifica, sicuramente una pianificazione delle esigenze di smaltimento, a livello quantomeno regionale, permetterebbe l’esecuzione degli interventi con un contenimento dei costi. E di conseguenza favorirebbe la realizzazione di un maggior numero d’interventi per una maggiore salvaguardia dei territori.
Nonostante tanti dati negativi si avverte una leggera presa di coscienza del problema da parte di un numero sempre maggiore di attori, un tentativo, questo, di dettare le esigenze di smaltimento che però non trova concretezza nel percorso autorizzativo dei nuovi impianti.
Ambienthesis S.p.A, dal canto suo, è una delle maggiori società italiane ad occuparsi di bonifica da amianto e lane minerali. La bonifica d’impianti produttivi dismessi (quali ad esempio acciaierie, zuccherifici ed impianti chimici) è condotta applicando tecnologie e know-how frutto di una ventennale esperienza nel settore.
Il tutto per fornire il territorio di tutte quelle misure necessarie a debellare un problema che nel nostro Paese è stato per troppo tempo sottovalutato, e che ha portato e porta tuttora a gravissime conseguenze di salute e nei confronti dell'ambiente.